Dopo aver parcheggiato nell'ampio spazio pubblico al Passo della Presolana davanti alla casa per ferie "Neve", si imbocca il bivio che si trova a sinistra sulla strada provinciale per la Valle di Scalve. Inizialmente il percorso si snoda su una strada sterrata e al secondo tornante è necessario proseguire diritto seguendo le indicazioni per il Rifugio Cassinelli: lì parte il sentiero n. 32 che con leggera pendenza attraversa una densa e bella pineta. Dal Rifugio si prosegue a destra sul sentiero n. 315 che sale con discreta pendenza inoltrandosi tra i pascoli. Superata una pozza artificiale per la raccolta dell'acqua piovana, il percorso si inerpica decisamente su un faticoso tratto di ghiaione che impegna per una mezz'oretta di cammino, il sentiero diventa poi più comodo almeno fino a dopo la Cappella Savina e al bivacco Città di Clusone. Si prosegue poi per altri 15 minuti circa con un tratto poco impegnativo, fino ad affrontare il faticoso ghiaione super ripido che porta alla omonima Grotta dei Pagani.Da questo punto si prosegue a destra per una ventina di metri fiancheggiando la base della parete fino a localizzare i primi bolli rossi: da lì si inizia a salire lungo uno sperone di facili roccette erbose che portano in un largo canale dominato da un'altra grotta naturale. Risalito il canale fino a metà circa, si devia a sinistra e si entra in un canalino o piccolo caminetto. Si risale il caminetto per qualche metro, ma per superare la parete sinistra rocciosa del camino è indispensabile aiutarsi con l'apposita catena fissata a monte (vedere la foto n 12); a questo punto si rimonta il pendio superiore un po' esposto e si procede poi per roccette più facili fino a giungere e percorrere la cengia, detta anche "il sentierone" che taglia in buona parte la parete verso sinistra. Proseguire fino a quando sulla destra si apre un grande canale. Si affronta a questo punto l'arrampicata nella parte a sinistra seguendo le frecce e bollini rossi, salendo poi su buone rocce che costituiscono un percorso abbastanza impegnativo, fino a superare una specie di salto. Da qui il tragitto prosegue su terreno più facile e meno ripido: seguendo la traccia degli ultimi bolli rossi si raggiunge facilmente il leggero avvallamento in cresta tra l'anticima (mini croce) e la vera cima della Vetta. Proseguire a destra per facile cresta fino alla croce di vetta. Inutile rammentare che il panorama è veramente stupendo e spazia a 360 gradi. Vi rimando alla sottostante fotogalleria della mia escursione effettuata in solitaria il 18 settembre 2012. Buona visione
Tracciato del sentiero n. 32 e n. 315 home made su foto di google earth
Dal Rifugio Cassinelli sguardo sulla Presolana sud: la nostra meta
La ripida salita ghiaiosa. A sinistra la valle dell'ombra e il Pizzo di Corzene al centro il Passo di Pozzera
Monte Scanapa e Monte Pora
Panoramica in prossimita' del Bivacco Citta' di Clusone e la Cappella Savina
L'alta conca della Presolana Sud
Foschia settembrina sull'alta Valle Seriana
Proseguendo verso il superripido ghiaione
Vista del Pizzo di Corzene in prossimita' della Grotta dei Pagani
L'omonima Grotta dei Pagani
Verso l'attacco
Il canale sotto la seconda grotta
Il piccolo Camino da superare con catena
Passo di Pozzera e Pizzo di Corzene
La cengia detta il sentierone
La cengia verso valle
L'attacco del canale dalla cengia
Salendo il canale
Pausa faunistica con il Corvo dal becco giallo, l'abitatore per eccellenza
In prossimita' della cresta, sguardo sul percorso appena fatto
L'anticima con mini-croce
Ultimo tratto in cresta verso la croce di vetta
Panoramica sulla Valle di Scalve
Croce di vetta
Verso ovest
Lapidi a ricordo sotto la croce
La cresta che collega alla Presolana centrale
La Valle di Scalve e sotto la Corna Tonda e l'alta Guaita
Valle di Scalve
Sull'orizzonte il Gruppo dell'Adamello
Zoomata sull'Adamello
Zoomata sul Pizzo Formico a Sud
Zoomata sul Pizzo Arera
Monte Guglielmo emerge dalla nebbia
Il Monte Ferrante e sopra il Pizzo del Diavolo di Tenda
Panoramica verso Nord-Ovest
Panoramica verso Est
Panoramica Ovest
Ultima panoramica Nord